“Nel 2010 ho perso il lavoro e purtroppo non ho pagato delle rate, ora nessuno mi finanzia anche se mi sono messo in pari con i pagamenti.”
Purtroppo, negli anni, con le varie crisi economiche molte aziende hanno chiuso e altre a fatica sono riuscite a restare aperte ma ritardando il pagamento dei fornitori e degli stipendi ai dipendenti, questo ovviamente è andato ad incidere sull’equilibrio economico delle famiglie che si sono trovate a loro volta ad onorare i propri debiti in ritardo, dando maggiore priorità ad altre cose come bollette o spesa alimentare.
Questa purtroppo è una delle storie, ahimè più comune, che mi viene raccontata dai clienti durante le mie consulenze.
Succede spesso, come normale che sia, che il cliente si appoggi alla propria banca o alla sua finanziaria di fiducia per fare una nuova richiesta di prestito ma l’istituto al momento di dare l’ok a procedere con l’erogazione dia esito negativo, in quanto dalla “banca dati” risultano delle sofferenze passate anche se regolarizzate.
Ovviamente, come comprensibile nel momento del bisogno, mi capitano clienti che non si fermano al primo NO della propria banca e fanno ulteriori richieste di prestito ad altri istituti finanziari.
Non sapendo però, che il rifiuto del primo istituto è visibile in “banca dati” per almeno 90 giorni e che di conseguenza la nuova finanziaria, interrogando il sistema e vedendo un recente rifiuto, procederà ad abbassare l’ipotetico punteggio alla pratica fino a rifiutare nuovamente la richiesta di prestito.
Ora, cosa fare? Che soluzione potete trovare?
La soluzione adatta a voi potrebbe essere la cessione del quinto, in quanto come forma di prestito non tiene conto del vostro passato e dei vari disguidi, in quanto si affida alla vostra busta paga, cioè l’istituto erogante si affida al fatto che le rate verranno pagate direttamente dalla vostra azienda nel momento in cui vi fanno il bonifico dello stipendio.
ATTENZIONE!
Ho usato la parola potrebbe in quanto come già scritto in altri articoli la cessione del quinto ha diversi criteri da soddisfare ma resta sempre una possibilità da valutare.
Un consiglio che vi posso dare, è di affidarvi ad un consulente e spiegargli al meglio la vostra situazione debitoria, in quanto la cessione del quinto può essere usata oltre che per ottenere della semplice liquidità, anche come prodotto di accorpamento rate.
In questo modo potrete andare a consolidare il o i finanziamenti che avete in corso e avere un’unica rata magari più bassa o più congrua alle vostre entrate, andando a sfruttare la durata massima dei 10 anni.
Con la cessione del quinto, si può ottenere liquidità anche se si hanno pignoramenti in corso sulla busta paga.
Se vuoi saperne di più sulla cessione del quinto, visita la sezione cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione, troverai tutte le informazioni che cerchi e la documentazione necessaria per ottenerla.
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