” Vorrei richiedere la cessione del quinto ma il datore di lavoro non vuole. Mi hanno detto che non sono obbligati a fare niente riguardo la cessione. “
Queste, purtroppo, sono situazioni che accadono ogni giorno, ovvero che il datore di lavoro si rifiuti di far fare la cessione ai propri dipendenti.
Può farlo?
La risposta è una soltanto: NO!
La cessione del quinto è un finanziamento che tutti i lavoratori, sia pubblici o privati, possono richiedere, e che per legge, non può essere rifiutato dal proprio datore di lavoro.
Infatti la legge italiana, oltre a dire che la cessione è un diritto per il lavoratore, chiarisce anche gli obblighi del datore di lavoro, ovvero non opporre nessun tipo di resistenza e garantire puntualmente e regolare pagamento delle rate senza applicare costi aggiuntivi al dipendente oltre alla rata stabilita nel contratto di finanziamento.
Per ulteriori informazioni più dettagliate potete scaricare QUI il d.p.r. 180 che regolamenta la cessione del quinto.
Può invece rifiutarsi, nel caso si richieda il prestito con delega, cioè la seconda trattenuta in busta paga.
La delegazione di pagamento, termine corretto dell’operazione, funziona esattamente come la cessione del quinto ma si differenzia per il fatto che è facoltà del datore di lavoro accettarla o meno. Può essere che sia stata accettata per diversi anni e d’un tratto non più consentita o valutata caso per caso in base alle motivazioni del dipendente.